16/10/09

Segnalazione Continuità Assistenziale Garbagnate M.se: lettera a Regione Lombardia

Ecco qui di seguito l'e-mail inviata alla Regione Lombardia (pagina "Servizi") riguardo al post dal titolo Continuità Assistenziale: il nuovo nome della Guardia Medica. Né guardia né, tanto meno, medica. Si noti che: a) il nome del dottore è stato abbreviato qui, ma è stato nominato completo nella lettera; b) la lettera è stata correttamente firmata con mio nome e cognome.

Salve,
la presente per segnalarvi cosa mi è successo la mattina del 14 Ottobre scorso.
Essendo in una situazione transitoria (la tessera sanitaria è scaduta a Settembre, e io ad Ottobre ho cambiato residenza, per cui mi trovo attualmente senza un medico di base, che conto di acquisire definitivo entro la prossima settimana), purtroppo a cavallo della notte tra il 13 e il 14 Ottobre ho accusato dei forti dolori allo stomaco. Cercando di addormentarmi senza riuscirci, sono giunto ad un livello in cui non potevo fare a meno di rivolgermi al servizio di Continuità Assistenziale del Territorio, cioé all'Ufficio ASL di Garbagnate Mil.se, sito in Via per Cesate, al n. 62.
Quello che accadde mi ha fatto nascere qualche domanda, che ora rivolgo a voi, spiegandovi cosa è successo, e chiedendovi di riflettere sulla eventuale giustezza dell'atteggiamento del dott. C. E., che si è occupato del sottoscritto.
Alle 7:10 della mattina ho chiamato il n. verde a disposizione, per chiedere assistenza, e la dottoressa (suppongo che lo fosse, viste le domande specifiche che mi faceva a riguardo del mio stato di salute) dall'altra parte della linea è stata molto premurosa e gentile. Mi disse anche che sarei dovuto andare io lì, anziché attedere il medico in casa (cosa che mi ha lasciato un po' stupito, in quanto mi sarei aspettato il contrario, in realtà) e di giungere sul posto entro le 8:00, in quanto il medico avrebbe terminato il suo turno a quell'ora, dopodiché non sarebbe stato più disponibile. Giunto sul posto alle 7:35, ed essendo stato anche ri-chiamato in modo che vi giungessi in fretta, ho atteso il dottore sul piaerottolo di una rampa di scale per più o meno 5 minuti, per poi vederlo arrivare già vestito, con la giacca addosso e la borsa chiusa in mano, come se mi incontrasse per caso. Salutatomi, mi ha chiesto quale fosse il mio problema e se avessi anche febbre. Qui, mi ha ricettato delle bustine, mi ha prescritto il modo di somministrazione, e alle 7:46 è salito sulla sua macchina per andarsene a casa. Ora, io vorrei chiedere a voi, Regione Lombardia, se è corretto che:
1) il dott. C. E. non sia venuto a casa mia per visitarmi;
2) il dott. C. E. non mi abbia visitato neppure nel pianerottolo in cui ci siamo incontrati;
3) il dott. C. E. mi abbia somministrato dei farmaci senza avermi mai visto né, ovviamente, conoscere se avessi qualche tipo di allergia o altri problemi che avrebbero potuto interferire con l'uso di quel dato farmaco;
4) il dott. C. E. sia salito sulla sua auto 14 minuti prima di terminaare il suo turno, impedendo ad un altro cittadino di usufuire, eventualmente, del servizio che lui paga (con le sue tasse) e per cui il dott. C. E. viene pagato.
Pregandovi di prendere atto delle segnalazioni dei cittadini che vi giungono, in modo da rendere più efficiente un servizio per cui i cittadini pagano,
vi ringrazio per l'attenzione, e vi mando i miei più cordiali saluti.

Vedrò di aggiornare il blog nel caso di una risposta in merito.

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